Baricentrale: ideas for railway areas . Bari
design team: METROGRAMMA A.BOSCHETTI A.FRANCINI SRL . AZPA (Alejandro Zaera-Polo Architecture) . LSB architetti associati . Politecnica Soc. Coop . + baricentrale
La proposta nasce dalla consapevolezza che Bari, per giacitura, vocazione, rango e ruolo, fa riferimento a diverse dimensioni dell’area vasta – transnazionali, regionali, metropolitane – ma che, dal punto di vista urbano e spaziale rappresenta, per l’area geografica in cui si inserisce, un ambito territoriale denso nel quale si consumano la massima parte delle relazioni ambientali, sociali, insediative, di flussi e di mobilità.
È pertanto possibile definire, con un’immagine di sintesi, il territorio di Bari quale territorio “snodo di scambio” a più livelli di lettura: infrastrutturale, economico, commerciale, culturale, ambientale, insediativo, turistico e biologico. La condizione di scambio è senza dubbio anche immateriale e simbolica, essendo la terra di Bari crocevia storico di culture, popoli, religioni ed economie, grazie anche alla sua identità di cerniera tra la direttrice adriatica, nel punto in cui essa intercetta quella ascendente dall’arco ionico.
Tuttavia in questa sede è la dimensione fisica dello scambio dei flussi, la via del ferro, frattura urbana che qui dialoga direttamente con gli altri sistemi trasportistici, a costituire una delle più significative chiavi interpretative del territorio barese considerando Bari il nuovo hub europeo sull’Adriatico. In questo quadro di riferimento generale la città di Bari appare come un enorme anfiteatro che si apre verso la linea del mare su cui si moltiplica un tessuto edificato consolidato, a differente grana e densità, caratterizzato da una configurazione stabile con marcati caratteri di riconoscibilità al suo interno ed elementi di notevole valore identitario e simbolico.
Render
(viste urbane): Pere Raventos
Other consultants
MIC- mobility in chain: Arch. Federico Parolotto, Arch. Sabine Garrone, Arch. Giuseppe Vallelonga.
design team: METROGRAMMA A.BOSCHETTI A.FRANCINI SRL . AZPA (Alejandro Zaera-Polo Architecture) . LSB architetti associati . Politecnica Soc. Coop . + baricentrale
La proposta nasce dalla consapevolezza che Bari, per giacitura, vocazione, rango e ruolo, fa riferimento a diverse dimensioni dell’area vasta – transnazionali, regionali, metropolitane – ma che, dal punto di vista urbano e spaziale rappresenta, per l’area geografica in cui si inserisce, un ambito territoriale denso nel quale si consumano la massima parte delle relazioni ambientali, sociali, insediative, di flussi e di mobilità.
È pertanto possibile definire, con un’immagine di sintesi, il territorio di Bari quale territorio “snodo di scambio” a più livelli di lettura: infrastrutturale, economico, commerciale, culturale, ambientale, insediativo, turistico e biologico. La condizione di scambio è senza dubbio anche immateriale e simbolica, essendo la terra di Bari crocevia storico di culture, popoli, religioni ed economie, grazie anche alla sua identità di cerniera tra la direttrice adriatica, nel punto in cui essa intercetta quella ascendente dall’arco ionico.
Tuttavia in questa sede è la dimensione fisica dello scambio dei flussi, la via del ferro, frattura urbana che qui dialoga direttamente con gli altri sistemi trasportistici, a costituire una delle più significative chiavi interpretative del territorio barese considerando Bari il nuovo hub europeo sull’Adriatico. In questo quadro di riferimento generale la città di Bari appare come un enorme anfiteatro che si apre verso la linea del mare su cui si moltiplica un tessuto edificato consolidato, a differente grana e densità, caratterizzato da una configurazione stabile con marcati caratteri di riconoscibilità al suo interno ed elementi di notevole valore identitario e simbolico.
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(viste urbane): Pere Raventos
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