New Federal Criminal Court . Bellinzona
Bearth & Deplazes . Durisch + Nolli Architetti . Gramazio & Kohler . + BBL
Viale Stefano Franscini costituisce l’elemento essenziale che afferma dal lato urbanistico la trasformazione della città medievale in capitale permanente della repubblica e cantone Ticino. Pianificato come elemento primario e come segno forte nel tessuto urbano, il viale si relaziona in modo diretto e ben percepibile con il quartiere governativo, con Castelgrande e con il nucleo.
Il viale è caratterizzato ancora oggi dalla concezione generosa della sezione stradale, rettilinea e alberata, costeggiata da importanti edifici pubblici, arretrati rispetto al ciglio stradale. Lo stabile ex-Scuola di Commercio riveste un’importanza strategica per l’assetto del viale, legandolo, attraverso via Giovanni Jauch, al quartiere governativo, creando interessanti relazioni spaziali con piazza del governo e con Castelgrande. Gli edifici situati nell’area di concorso, il pretorio e la scuola di commercio, sono strettamente legati alla storia e alla memoria collettiva della città. Sono parte di quel “distretto” governativo caratterizzato da edifici istituzionali della giovane repubblica palazzo del governo, la prima scuola cantonale di commercio, il pretorio, la prima chiesa evangelica, il teatro sociale, l’unione di banche svizzere. Appare essenziale, con la creazione dei nuovi, importanti spazi istituzionali, garantire la continuità spaziale e urbanistica del viale e del quartiere, garantendo la continuità di un luogo strettamente legato alla memoria collettiva e alla tradizione.
Progetto
Una volta sancita, de iure, attraverso il bando di concorso, la necessità di conservare intatta la memoria storica e la sostanza urbanistica e architettonica del viale, il problema principale posto dal progetto è, de facto, quello di riuscire a conciliare le esigenze funzionali, programmatiche e tecniche dei nuovi contenuti con la sostanza monumentale esistente.
L’integrità del patrimonio costituito dagli edifici esistenti è garantita dalla conservazione dei tratti essenziali che costituiscono la sostanza edificata: o I volumi principali, i corpi di testa degli edifici a carattere rappresentativo, che costituiscono il fronte su viale Franscini sono integralmente conservati.
I corpi retrostanti sono ricostituiti secondo gli stessi criteri tipologici e architettonici che contraddistinguono la sostanza attuale. La ri-costruzione dei corpi secondari è concepita in modo da garantire una continuità tipologica, distributiva e architettonica, che riprende i concetti delle preesistenze adattandoli tuttavia alle esigenze poste da stabili istituzionali di concezione moderna. Il concetto adottato permette l’inserimento di un livello supplementare nei corpi nuovi, in modo di rispondere ai requisiti programmatici mantenendo gli ingombri volumetrici delle preesistenze. Ne deriva una generosità distributiva, unita tuttavia ad un’economia nello sfruttamento e nella gestione degli spazi. La continuità concettuale tra preesistenze e parti aggiunte si esprime anche nella successione degli spazi. Dal lato tecnico, il concetto adottato rende possibile l’applicazione dei più moderni sistemi di gestione energetica degli edifici, l’inserimento razionale dei sistemi più avanzati nel settore della gestione degli impianti elettrici e di sicurezza degli edifici
Il Tribunale Penale Federale
L’edificio per la nuova sede del Tribunale Federale è concepito strettamente secondo gli schemi funzionali ed i criteri di sicurezza richiesti dal committente. Il progetto esalta il carattere istituzionale dell’edificio, conferendo dignità e autorevolezza alla giustizia. In questo senso è stata data un’importanza primaria agli spazi pubblici dell’istituzione. Gli spazi aperti al pubblico sono interamente mantenuti al piano terreno dell’edificio. Attraverso una sequenza di spazi generosi e di rappresentanza il pubblico accede da Viale Franscini, attraverso il portico e le arcate del vecchio stabile, all’atrio-soggiorno accogliente fino ad arrivare nella grande sala del Tribunale Federale. Questo “crescendo” spaziale conferisce una particolare dignità e solennità al tribunale, come espressione suprema della giustizia penale, ed è enfatizzato dalla luce zenitale che illumina con luce diffusa le sale principali. L’atrio è concepito come possibile estensione della sala principale. Gli altri spazi accessibili al pubblico sono disposti in modo organico nel corpo principale su via Franscini. Il nucleo dell’edificio, costituito dalla sala del tribunale, è contornato su tre lati dagli uffici dei giudici e dei cancellieri delle tre camere del tribunale e dei servizi generali. Le tre camere della corte contornano in modo ideale gli spazi attinenti alle aule. In questo modo gli spostamenti tra uffici e aule del tribunale è garantito in modo ottimale. L’ala di sicurezza è posta al piano seminterrato, al di sotto delle aule del tribunale, in modo da garantire una sicurezza ottimale. L’accesso separato dall’esterno e una separazione rigorosa degli accessi alle aule garantiscono una funzionalità ottimale. Gli spazi tra il nucleo delle aule e la corona degli uffici è articolato da spazi liberi e cortili, che hanno la funzione di illuminare gli spazi di circolazione orizzontali degli uffici, di accogliere la circolazione verticale tra i diversi livelli e di permettere l’orientamento all’interno dell’edificio. Il corpo esistente accoglie nelle generose sale del primo piano, gli spazi comuni per gli addetti ai lavori: biblioteca, sala di lettura, documentazione giuridica, caffetteria. La materializzazione degli spazi sottolinea il carattere sobrio e dignitoso del tribunale. Gli spazi del tribunale sono luminosi e chiari. Le facciate sono concepite, come quelle preesistenti, in pietra, sotto forma di cemento chiaro, che sarà accordato cromaticamente con gli intonaci e le pietre dell’edificio esistente, bianchi e grigi. Il volume compatto garantisce ottimi valori energetici, che sono completati da sistemi tecnici innovativi, che permettono senz’altro il raggiungimento degli standard Minergie-ECO. Grazie all’adozione di sistemi decentrali per il ricambio e il trattamento dell’aria viziata, è possibile limitare a un minimo i costi di installazione e di gestione degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento degli spazi.
Il Pretorio
Il pretorio è stato concepito secondo criteri analoghi a quelli adottati per il Tribunale Penale Federale, in base alle esigenze funzionali formulate genericamente nel programma. Il volume dell’edificio è stato ampliato in profondità, fino ad allinearsi al Tribunale Federale. Tutti gli spazi richiesti si articolano attorno ad una corte interna, che riprende le tipologie delle preesistenze. Il nuovo volume si sviluppa su 4 livelli, permettendo l’inserimento di tutto il programma richiesto, mantenendo intatti nella loro sostanza i 3 livelli del corpo principale preesistente. Un cortile interno illumina i corridoi e media tra le diverse altezze e i diversi livelli dei corpi di fabbrica. In generale gli spazi aperti al pubblico sono mantenuti nell’ala preesistente in modo da limitare la circolazione all’interno dell’edificio. La cafeteria si affaccia sul cortile interno, che diviene zona di ricreazione, che illumina in modo ottimale i corridoi degli uffici. La materializzazione degli spazi è analoga a quella degli uffici del Tribunale federale. Le facciate sono concepite in pietra artificiale (cemento), che sarà accordata cromaticamente alle facciate esistenti. Le soluzioni tecniche per la gestione energetica dell’edificio sono analoghe a quelle adottate per il Tribunale Federale.
Bearth & Deplazes . Durisch + Nolli Architetti . Gramazio & Kohler . + BBL
Viale Stefano Franscini costituisce l’elemento essenziale che afferma dal lato urbanistico la trasformazione della città medievale in capitale permanente della repubblica e cantone Ticino. Pianificato come elemento primario e come segno forte nel tessuto urbano, il viale si relaziona in modo diretto e ben percepibile con il quartiere governativo, con Castelgrande e con il nucleo.
Il viale è caratterizzato ancora oggi dalla concezione generosa della sezione stradale, rettilinea e alberata, costeggiata da importanti edifici pubblici, arretrati rispetto al ciglio stradale. Lo stabile ex-Scuola di Commercio riveste un’importanza strategica per l’assetto del viale, legandolo, attraverso via Giovanni Jauch, al quartiere governativo, creando interessanti relazioni spaziali con piazza del governo e con Castelgrande. Gli edifici situati nell’area di concorso, il pretorio e la scuola di commercio, sono strettamente legati alla storia e alla memoria collettiva della città. Sono parte di quel “distretto” governativo caratterizzato da edifici istituzionali della giovane repubblica palazzo del governo, la prima scuola cantonale di commercio, il pretorio, la prima chiesa evangelica, il teatro sociale, l’unione di banche svizzere. Appare essenziale, con la creazione dei nuovi, importanti spazi istituzionali, garantire la continuità spaziale e urbanistica del viale e del quartiere, garantendo la continuità di un luogo strettamente legato alla memoria collettiva e alla tradizione.
Progetto
Una volta sancita, de iure, attraverso il bando di concorso, la necessità di conservare intatta la memoria storica e la sostanza urbanistica e architettonica del viale, il problema principale posto dal progetto è, de facto, quello di riuscire a conciliare le esigenze funzionali, programmatiche e tecniche dei nuovi contenuti con la sostanza monumentale esistente.
L’integrità del patrimonio costituito dagli edifici esistenti è garantita dalla conservazione dei tratti essenziali che costituiscono la sostanza edificata: o I volumi principali, i corpi di testa degli edifici a carattere rappresentativo, che costituiscono il fronte su viale Franscini sono integralmente conservati.
I corpi retrostanti sono ricostituiti secondo gli stessi criteri tipologici e architettonici che contraddistinguono la sostanza attuale. La ri-costruzione dei corpi secondari è concepita in modo da garantire una continuità tipologica, distributiva e architettonica, che riprende i concetti delle preesistenze adattandoli tuttavia alle esigenze poste da stabili istituzionali di concezione moderna. Il concetto adottato permette l’inserimento di un livello supplementare nei corpi nuovi, in modo di rispondere ai requisiti programmatici mantenendo gli ingombri volumetrici delle preesistenze. Ne deriva una generosità distributiva, unita tuttavia ad un’economia nello sfruttamento e nella gestione degli spazi. La continuità concettuale tra preesistenze e parti aggiunte si esprime anche nella successione degli spazi. Dal lato tecnico, il concetto adottato rende possibile l’applicazione dei più moderni sistemi di gestione energetica degli edifici, l’inserimento razionale dei sistemi più avanzati nel settore della gestione degli impianti elettrici e di sicurezza degli edifici
Il Tribunale Penale Federale
L’edificio per la nuova sede del Tribunale Federale è concepito strettamente secondo gli schemi funzionali ed i criteri di sicurezza richiesti dal committente. Il progetto esalta il carattere istituzionale dell’edificio, conferendo dignità e autorevolezza alla giustizia. In questo senso è stata data un’importanza primaria agli spazi pubblici dell’istituzione. Gli spazi aperti al pubblico sono interamente mantenuti al piano terreno dell’edificio. Attraverso una sequenza di spazi generosi e di rappresentanza il pubblico accede da Viale Franscini, attraverso il portico e le arcate del vecchio stabile, all’atrio-soggiorno accogliente fino ad arrivare nella grande sala del Tribunale Federale. Questo “crescendo” spaziale conferisce una particolare dignità e solennità al tribunale, come espressione suprema della giustizia penale, ed è enfatizzato dalla luce zenitale che illumina con luce diffusa le sale principali. L’atrio è concepito come possibile estensione della sala principale. Gli altri spazi accessibili al pubblico sono disposti in modo organico nel corpo principale su via Franscini. Il nucleo dell’edificio, costituito dalla sala del tribunale, è contornato su tre lati dagli uffici dei giudici e dei cancellieri delle tre camere del tribunale e dei servizi generali. Le tre camere della corte contornano in modo ideale gli spazi attinenti alle aule. In questo modo gli spostamenti tra uffici e aule del tribunale è garantito in modo ottimale. L’ala di sicurezza è posta al piano seminterrato, al di sotto delle aule del tribunale, in modo da garantire una sicurezza ottimale. L’accesso separato dall’esterno e una separazione rigorosa degli accessi alle aule garantiscono una funzionalità ottimale. Gli spazi tra il nucleo delle aule e la corona degli uffici è articolato da spazi liberi e cortili, che hanno la funzione di illuminare gli spazi di circolazione orizzontali degli uffici, di accogliere la circolazione verticale tra i diversi livelli e di permettere l’orientamento all’interno dell’edificio. Il corpo esistente accoglie nelle generose sale del primo piano, gli spazi comuni per gli addetti ai lavori: biblioteca, sala di lettura, documentazione giuridica, caffetteria. La materializzazione degli spazi sottolinea il carattere sobrio e dignitoso del tribunale. Gli spazi del tribunale sono luminosi e chiari. Le facciate sono concepite, come quelle preesistenti, in pietra, sotto forma di cemento chiaro, che sarà accordato cromaticamente con gli intonaci e le pietre dell’edificio esistente, bianchi e grigi. Il volume compatto garantisce ottimi valori energetici, che sono completati da sistemi tecnici innovativi, che permettono senz’altro il raggiungimento degli standard Minergie-ECO. Grazie all’adozione di sistemi decentrali per il ricambio e il trattamento dell’aria viziata, è possibile limitare a un minimo i costi di installazione e di gestione degli impianti di riscaldamento e di raffrescamento degli spazi.
Il Pretorio
Il pretorio è stato concepito secondo criteri analoghi a quelli adottati per il Tribunale Penale Federale, in base alle esigenze funzionali formulate genericamente nel programma. Il volume dell’edificio è stato ampliato in profondità, fino ad allinearsi al Tribunale Federale. Tutti gli spazi richiesti si articolano attorno ad una corte interna, che riprende le tipologie delle preesistenze. Il nuovo volume si sviluppa su 4 livelli, permettendo l’inserimento di tutto il programma richiesto, mantenendo intatti nella loro sostanza i 3 livelli del corpo principale preesistente. Un cortile interno illumina i corridoi e media tra le diverse altezze e i diversi livelli dei corpi di fabbrica. In generale gli spazi aperti al pubblico sono mantenuti nell’ala preesistente in modo da limitare la circolazione all’interno dell’edificio. La cafeteria si affaccia sul cortile interno, che diviene zona di ricreazione, che illumina in modo ottimale i corridoi degli uffici. La materializzazione degli spazi è analoga a quella degli uffici del Tribunale federale. Le facciate sono concepite in pietra artificiale (cemento), che sarà accordata cromaticamente alle facciate esistenti. Le soluzioni tecniche per la gestione energetica dell’edificio sono analoghe a quelle adottate per il Tribunale Federale.
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